integrazione e diabete














Lo sapevi ?

Negli ultimi anni sono state fatte numerose ricerche scientifiche sui benefici dell'esercizio fisico nei soggetti diabetici.
In particolare si è riscontrato come un numero più elevato di atleti con diabete di tipo 1 si cimenta in sport competitivi rispetto a quelli affetti da diabete di tipo 2.

Per prima cosa distinguiamo le due tipologie di diabete: 

1) il dibete di tipo 1 è considerata una patologia autoimmune, caratterizzata da un'assoluta carenza di insulina. Viene curata con insulina somministrata in diversi modi. In questo caso l'atleta che soffre di questa patologia è più delicato dal punto di vista della gestione e la sua attenzione si focalizza oltre che sul monitoraggio glicemico e su una corretta alimentazione, sulla prevenzione e il riconoscimento immediato dei segni di ipo/iperglicemia.

2) il diabete di tipo 2 è solitamente l'approdo di uno stato, spesso concomitante con l'obesità, in cui a una fase iniziale di insulino resistenza subentra l'iperinsulinemia compensatoria e successivamente l'insulinodeficenza relativa e iperglicemica. I soggetti affetti da questa patologia solitamente sono curati assumendo vari tipi di ipoglicemizzanti orali o insulina.

Per tutti i diabetici gli effetti benefici di un'attività fisica ricadono sulla performancecardiorespiratoria, sulla migliore ossigenazione dei tessuti, sul metabolismo lipidico e sulla capillarizzazione muscolare. 

Non bisogna inoltre trascurare i benefici psicologici derivanti dalla pratica di un'attività sportiva che si traducono in un miglioramento dell'autostima, una maggiore socializzazione, la riduzione dei livelli di ansia e depressione.

Le attività consigliate sono in particolare gli sport di endurance, più consoni al metabolismo del diabetico, svolti a bassa intensità e di lunga durata per consentire un utilizzo lento e graduale del glucosio e permettere l'ossidazione completa dei NEFA.

Nello sportivo diabetico le richieste di micronutrienti possono essere aumentate a causa dei processi ossidativi dovuti alla patologia e all'intensa attività sportiva, in particolare minerali e vitamine*. Nello specifico, la vitamina C facilita l'assorbimento del ferro e aiuta la formazione di collagene e tessuto connettivo di tendini e legamenti. La vitamina E ad alti dosaggi in un recente studio ha dimostrato di  migliorare il flusso retinico e viene perciò raccomandata ai diabetici, in particolare se praticano trekking in altitudine, per prevenire l'edema corneale e retinico da mal di montagna. La carenza di ferro è un problema comune dell'atleta di endurance, specie se femmina, e nel diabetico di tipo 1 vi può essere un accellerato catabolismo del calcio osseo, perciò si raccomanda l'assunzione di alimenti contenenti questi minerali.

* fonte "Alimentazione per lo sport e la salute di Pierluigi Biagi, Antonio Di Giulio, Amelia Fiorilli, Antonello Lorenzini"

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