martedì 29 marzo 2016

Running o body building?

Running o body building?


Esistono due tipi di atleti: quelli professionisti e quelli sportivi o aspiranti tali che vorrebbero praticare sia la corsa sia l’attività con i pesi. Nulla di male, anzi, tanto è vero che potrebbero rientrare fra le fila di coloro che praticano con piacere il gymnasium training. In realtà, la stragrande maggioranza di questi sportivi “misti” (pesi+corsa) ha come sogno nel cassetto quello di avere un fisico come quello dell’immagine che proponiamo. In altri termini, la corsa serve per la salute, i pesi per l’estetica dei muscoli.

Il modo giusto– Se un triathleta fa 3 allenamenti alla settimana (uno di nuoto, uno di bici e uno di corsa) può solo illudersi di esserlo, è solo un aspirante sportivo che fa male tre cose. Analogamente, chi vuole abbinare pesi e corsa dovrebbe

  • allenarsi almeno 6 volte alla settimana, almeno 3 con i pesi e almeno 3 con la corsa. Questo perché 1 o 2 allenamenti settimanali per una qualunque disciplina sportiva di fatto non allenano nulla (vedasi low-intensity training). Per esempio chi corre un paio volte alla settimana (diciamo per 20 km complessivi) ha benefici cardiovascolari modesti come è dimostrato dagli esami del sangue, praticamente indistinguibili da quelli di un sedentario, a parità di altre condizioni. L’allenamento misto(pesi e corsa nella stessa seduta) può valere come seduta doppia solo se realisticamente si dedicano almeno 45′ ai pesi e altrettanti alla corsa (tempi di effettivo esercizio), mentre sedute del tipo 20′ di pesi e 20′ di corsa non servono granché. Premesso che i runner che fanno potenziamento non sono soliti allenarsi seriamente dopo l’attività con i pesi perché con i muscoli stanchi gli infortuni sono più probabili, sul piano della prestazione l’allenamento misto è poco efficiente per entrambe le discipline.
  • avere buone prestazioni con i pesi; cioè avere un fisico scolpito, magro e muscoloso.
  • avere buone prestazioni nella corsa; si veda l’articolo l’età fisicaper avere un parametro di riferimento per la propria età. Così un uomo di 30 anni dovrebbe correre i 10 km in meno di 42′ e una donna della stessa età in meno di 48′

La mia esperienza mi dice che meno del 10% di chi allena pesi e corsa arriva a soddisfare i tre obiettivi sopraccitati; tale percentuale parte da un 15-20% per soggetti fra i 20 e i 30 anni (la giovane età aiuta molto dando quella freschezza che maschera lacune nell’allenamento) fino a praticamente azzerarsi per gli over 50.

Il modo sbagliato – Purtroppo cosa accade? Che non avendo letto con attenzione l’articolo Muscoli senza grasso, dopo aver frequentato per mesi la palestra (invero con allenamenti da ottantenni, tipo 3 sedute di un’ora alla settimana, magari 30′ con i pesi e 30′ di corsa rigorosamente lenta) incominciano a mettere su peso, principalmente grasso, compaiono le maniglie dell’amore ecc. A questo punto pensano che il colpevole sia la corsa! Alcuni mi chiedono addirittura se non sia possibile sostituire la corsa con la camminata veloce, gente che ha meno di 30 anni e che sta già pensando come uno zombie.

Evidentemente perché in palestra qualcuno racconta la storiella che l’attività aerobica distrugge i muscoli. A questa panzana è banale rispondere che un qualunque ottocentista a livello nazionale ha un fisico come quello della foto e, per quanto la sua specialità siano gli 800 m, svolge un’attività aerobica che è di gran lunga superiore a quella del nostro aspirante palestrato.

Come seconda considerazione, ammesso e non concesso che la corsa cannibalizzi i muscoli, non può certo essere responsabile del grasso, visto che nessun runner a livelli decenti ha un filo di grasso!

L’amara verità

Inutile girarci intorno. Il fisico della foto è frutto solo di una fortunata predisposizione genetica (e di allenamento duro). Notate la differenza fra due comuni situazioni. Se un ragazzo di 25 anni mostra i tempi di un maratoneta a livello nazionale (diciamo 2h15′) a un preparatore atletico dicendogli “io valgo più di 3 ore, voglio arrivare a 2h15′“, l’allenatore risponda con un sorriso e spieghi al ragazzo che non tutti nascono campioni. Il ragazzo capirà. Invece tutti vedono una foto di un fisico scultoreo e pretendono di arrivarci, ovviamente senza nessun aiuto chimico e andando in palestra 3-4 ore al massimo alla settimana.

Diciamo che un comune mortale può avvicinarsi molto a esso se si abbina corsa aerobica e palestra finalizzata alla forza resistente e non alla crescita di volume. Ci vuole però un allenamento professionistico: per farvi capire lo sforzo che ci vuole per arrivarci (più grande quanto meno si è predisposti), leggete l’aneddoto di Simone. Ai quei tempi Simone aveva un fisico come quello della foto sopra (era un ottocentista a livello regionale, 1’53” sugli 800), ma si allenava come un professionista.

Muscoli e donne

In genere due sono i motivi principali che spingono gli uomini a far crescere i loro muscoli: l’ammirazione per la forza fisica e le donne.

Nel primo caso spesso si tratta di soggetti violenti che si illudono di risolvere tutto con la forza oppure, viceversa, di deboli che hanno subito e una volta tanto vogliono mettersi alla pari degli altri (“se sono forte, tanto forte, nella vita sarò altrettanto forte ad affrontare tutti i problemi”).

In realtà ai primi è banale dire che non c’è bisogno di massacranti allenamenti in palestra, basta una 44 Magnum (del resto stiamo parlando con un violento!), non a caso i criminali più feroci le mani non se le sporcano mai. Ai secondi basta far presente, smontando ogni loro illusione, che nelle sfide della vita la forza proprio non serve perché dubito che assicuri una famiglia felice, un bel lavoro ecc. Diventa solo una copertura della loro reale debolezza, della loro fragilità nei confronti del mondo.

Il secondo punto, le donne, è quello che spinge milioni di ragazzi a “cercare di farsi i muscoli”.

Devo dire che da quando ho capito le donne, ho capito la completa inutilità di un fisico scultoreo, convincendomi che molti uomini lo ricercano perché la loro unica arma è quella: non sono brillanti, non hanno un viso esteticamente bello, non sono economicamente messi bene, non sono affettuosi ecc. Spesso hanno poca fortuna con il gentil sesso e allora si illudono che da palestrati tutte le donne cadano ai loro piedi. La realtà è piena di esempi di donne bellissime che stanno con non palestrati, trovando in loro tante altre qualità. Quindi ho sempre pensato che l’uomo che cerca un fisico scultoreo a tutti i costi (ovvio che se ce l’ha è un plus) dimostri la sua pochezza negli altri campi, anche perché, come abbiamo visto, non è affatto facile averlo.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:

Sport come passione e stile di vita

#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout 

venerdì 25 marzo 2016

Calcolo delle calorie e menu giornaliero

Calcolo delle calorie e menu giornaliero


Com'è noto, l'organismo umano trae dall'alimentazione l'apporto energetico, in termini di calorie, necessario per mantenere le proprie funzioni vitali e per svolgere le attività quotidiane.

Poiché l'assunzione di calorie in eccesso rispetto a quelle utilizzate dall'organismo può in determinate circostanze tradursi in accumulo di massa grassa, molti ritengono utile formulare il proprio menu giornaliero in modo tale che non superi un certo ammontare di calorie complessivo.

E' questo il principio delle diete basate sul calcolo delle calorie, siano esse ipocaloriche, con lo scopo di perdere peso e dimagrire, normocaloriche o anche ipercaloriche, più rare.

Per giungere a formulare il proprio menu giornaliero in base al calcolo delle calorie, si seguono questi passaggi:

1) Calcolo del proprio fabbisogno energetico giornaliero

2) Determinazione delle calorie giornaliere che si intende assumere

3) Ripartizione delle calorie nei diversi pasti della giornata

4) Ripartizione percentuale delle calorie tra carboidrati, proteine, grassi

5) Formulazione dei diversi pasti, in base alle tabelle caloriche dei diversi cibi

Per fare un esempio, se un certo soggetto calcola in 2300 Kcal il proprio fabbisogno giornaliero e intende seguire una dieta ipocalorica, ovviamente per un periodo limitato, basata sull'assunzione di 2000 calorie al giorno, dovrà prima di tutto ripartire l'ammontare complessivo delle calorie da assumere nei pasti del giorno, pressapoco in una proporzione di questo tipo:

colazione 15% (300 kcal)

spuntino del mattino 8% (160 kcal)

pranzo 40% (800 kcal)

spuntino del pomeriggio 7% (140 kcal)

cena 30% (600 kcal).

Per la composizione dei singoli pasti dovrà invece fare riferimento alle tabelle caloriche dei diversi cibi, ma anche alla ripartizione percentuale tra carboidrati, grassi e proteine, che avrà deciso di seguire, sia essa la 30 30 40 tipica della dieta zona (30% proteine, 30% grassi, 40% carboidrati), la più classica 15-25-60, o un'altra ripartizione ritenuta adeguata per le necessità del soggetto.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:

Sport come passione e stile di vita

#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout 

mercoledì 16 marzo 2016

Chutney: cos’è e come si prepara

Chutney: cos’è e come si prepara


chutney

Che cos’è un chutney? 

In parole povere il chutney non è altro che una salsa di accompagnamento agrodolce e per questo contiene frutta o verdura più zucchero e aceto per conferire alla salsa proprio un sapore caratteristico.

Originario dell’India, il chutney è stato importato in l’Europa nel 17esimo secolo e la parola derivain primis dal verbo chatni che significa “fortemente speziato” e si è bene adattato all’inglesissimo “to crush”, corrispettivo Hindi del verbo “make chutney”, ovvero “schiacciare” proprio perchè la tradizione vuole che gli ingredienti vengano schiacciati tutti insieme per formare un composto unico.

Se da noi è ancora poco utilizzato, gli inglesi ma anche i francesi ne fanno un uso spropositato come accompagnamento a formaggi, carni e appetizer vari.

Il chutney più famoso è quello al mango ma ne esistono migliaia di varianti che dipendono anche dalla curiosità e dalla voglia di sperimentare di chi cucina anche perchè ogni chutney secondo la ricetta indiana può essere personalizzato a piacere mescolando frutta e verdura di vario tipo ma soprattutto usando le spezie per arricchirne il sapore già di suo abbastanza forte.

Tra le spezie raccomandate gli indiani citano chiodi di garofano, aglio, coriandolo, senape, cannella, zenzero, pepe di cayenna, tamarindo e menta.

Oggi il chutney si trova praticamente ovunque, già preparato, ma vi assicuro che se avete del tempo potete prepararlo a casa, risparmiare soldi e soprattutto utilizzare ingredienti di prima scelta oltre a beneficiare del fatto che, homemade, tutto è più buono e più gustoso.

Consigli vari per preparare il chutney a casa:

a. utilizzate possibilmente una pentola antiaderente e soprattutto che non sia di ferro, ottone o rame perchè gli acidi presenti negli ingredienti reagiscono male con queste sostanze e il chutney rischia di assumere un sapore metallico;
b. per la stessa ragione di cui sopra, utilizzate utensili di legno o di plastica così da evitare che il chutney assuma sapori particolari.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:

Sport come passione e stile di vita

#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout 

Nozioni di base sull’alimentazione: cosa mangiare per sviluppare la massa magra

Nozioni di base sull’alimentazione: cosa mangiare per sviluppare la massa magra


Piano alimentare di una settimana, inclusi i 15 cibi migliori per sviluppare la massa magra.

I 15 cibi migliori per sviluppare la massa magra

1. Carne bovina (di bestiame allevato al pascolo)

La carne bovina è un elemento importante per lo sviluppo della massa magra grazie al suo contenuto proteico, di colesterolo, zinco, vitamine B e ferro. 

La carne bovina di bestiame allevato al pascolo ha contenuti più elevati di acido linoleico coniugato (CLA) rispetto al bestiame allevato con metodi convenzionali, nonché promuove la diminuzione del grasso corporeo e lo sviluppo della massa magra.

2. Barbabietole

Questo alimento è una buona fonte di betaina, nota anche come trimetilglicina, e non solo favorisce il recupero del fegato e delle articolazioni, ma, in base a risultati di ricerche cliniche, aumenta anche la forza e la potenza muscolare.

Le barbabietole determinano, inoltre, un incremento dell'ossido nitrico (NO)che può portare a un aumento dell'energia e favorisce il recupero.

3. Riso integrale

Cereale integrale a digestione lenta che rilascia gradatamente energia sia durante tutta la giornata che durante gli allenamenti. Il riso integraleconsente anche di aumentare i livelli dell'ormone della crescita (GH), elemento di importanza fondamentale per stimolare lo sviluppo della massa magra, la perdita di grasso e l'aumento della forza.

Cereale integrale a digestione lenta che rilascia gradatamente energia sia durante tutta la giornata che durante gli allenamenti.

4. Arance 

Un ottimo frutto che stimola la crescita, la forza e la resistenza muscolare, soprattutto se consumato prima degli allenamenti.

5. Melone di Cantalupo 

Grazie al suo ridotto contenuto di fruttosio, questo melone è uno dei pochi frutti che in realtà è un carboidrato a digestione rapida. È, quindi, un ottimo carboidrato da consumare la mattina, a stomaco vuoto, dopo una lunga notte di digiuno e uno dei pochi frutti indicati dopo gli allenamenti.

6. Formaggio fresco in fiocchi (biologico) 

Ricco di proteina caseina, il formaggio fresco in fiocchi è un'ottima fonte di proteine facilmente assimilabili, soprattutto prima di andare a letto.

La caseina è la proteina con la più lenta assimilazione e, pertanto, previene che i muscoli vengano utilizzati come fonte di energia durante il digiuno notturno.

7. Uova

Le uova sono note come le proteineperfette, ma la loro capacità di aumentare la massa magra e la forza non dipende solo dal loro contenuto proteico, ma soprattutto dal tuorlo, dove si trova il colesterolo.

Il consumo di tuorlo d'uovo non comporta un aumento dei valori di colesterolo: infatti è stato dimostrato che, in realtà, il colesterolo contenuto nelle uova riduce la quantità di particelle di colesterolo LDL (cattivo) associate con l'aterosclerosi

Le uova sono note come le proteine perfette.

8. Latte (biologico) 

Contiene sia siero che caseina ed è ricco dell'aminoacido glutammina. Il latte biologico ha circa il 70% di acidi grassi Omega 3 in più rispetto al latte convenzionale.

9. Quinoa

Proteina completa, oltre ad essere un carboidrato a digestione lenta, la quinoa è stata associata a un aumento dei livelli del fattore di crescita insulino-simile IGF-1, un fattore importante associato all'aumento di massa magra e di forza.

10. Wonka Pixy Stix 

Contengono destrosio, un carboidrato che non ha bisogno di essere digerito, ma va direttamente nel flusso sanguigno e, quindi, ai muscoli, facilitando il più rapido recupero possibile dopo gli allenamenti.

11. Spinaci

Buona fonte di glutammina, un aminoacido importante per la crescita della massa magra.

Inoltre, gli spinaci favoriscono l'aumento della forza e della resistenza muscolare.

12. Mele

I polifenoli contenuti nelle melefavoriscono l'aumento della forza muscolare e prevengono l'affaticamento dei muscoli, consentendo allenamenti più duri e più lunghi. 

Altre ricerche mostrano che i polifenoli favoriscono anche l'eliminazione dei grassi. Ecco perché le mele dovrebbero essere considerate una buona fonte di carboidrati prima dell'allenamento.

Le mele favoriscono l'aumento della forza muscolare e prevengono l'affaticamento dei muscoli, consentendo allenamenti più duri e più lunghi. 

13. Yogurt greco 

Lo yogurt greco deriva dalla stessa fonte di quello normale: il latte. Ma prendendo in considerazione una tazza da 125 g, lo yogurt greco ha più proteine (20 g) e meno carboidrati (9 g) rispetto allo yogurt normale (16 g di proteine e 16 g carboidrati).

È anche una buona fonte della proteina caseina.

14. Pane del profeta Ezechiele 4:9 

Il pane di Ezechiele è fatto da cereali integrali biologici germogliati. Contenendo cereali e legumi, è una proteina completa, composta dai nove aminoacidi che il nostro corpo non produce da solo, ovvero quelli che servono per aumentare la massa magra.

15. Germe di grano 

Ricco di zincoferroseleniopotassiovitamine B, con un elevato contenuto di fibra e proteine, una buona dose di aminoacidi ramificati (BCAA), arginina e glutammina.

Tale composizione rende il germe di grano un'ottima fonte di carboidrati a digestione lenta e una proteina di qualità perfetta prima degli allenamenti.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:

Sport come passione e stile di vita

#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout 

giovedì 10 marzo 2016

La giusta bevanda idratante per lo sport

La giusta bevanda idratante per lo sport

A volte ho sentito sconsigliare di bere a chi sta facendo attività fisica, che sia una partita di calcio o di basket o una gara podistica:

effettivamente il fatto di assumere bevande non adatte può senz’altro nuocere all’atleta.

D’altra parte è molto svantaggioso e pericoloso non reintegrare le perdita di acqua che si sono avute con la sudorazione, con la respirazione e la perspirazione (che avviene in modo inavvertito e continuo).

Si tenga presente che già con una disidratazione del corpo pari a:
– un 1% del peso corporeo si ha un’alterazione della termoregolazione e quindi della capacità di dissipare calore
– un 2%-3% del peso corporeo (cioè una perdita di sudore di 1,4 L per un’atleta che pesa 70 kg) si ha una riduzione della prestazione e della resistenza muscolare
– un 4% si ha una riduzione della forza e della coordinazione
– un 5%-6% si può avere il colpo di calore
– un 10% collasso e morte

L’individuo disidratato, per di più, è anche più soggetto a lesioni e stiramenti muscolari e ai tendini e legamenti, e naturalmente ai crampi muscolari.

Personal Trainer Bologna - il bilancio idrico del corpo è dato dai liquidi assunti con l'alimentazione meno quelli persi con le funzioni vitali

il bilancio idrico del corpo è dato dai liquidi assunti con l’alimentazione meno quelli persi con le funzioni vitali

Personal Trainer Bologna - diminuzione della capacità prestativa con l'incorrere della disidratazione

diminuzione della capacità prestativa con l’incorrere della disidratazione

Quando si fa sport, e in particolare si pratica un’attività fisica che dura da alcune a parecchie decine di minuti quindi bisogna bere, ma liquidi adatti, non certo qualunque bibita come aranciate o coca cola e per questo esistono in commercio prodotti e integratori adatti per preparare bevande per lo sportivo, che forniscono all’atleta non solo acqua ma anche sali minerali persi con il sudore e zuccheri per facilitarne l’assimilazione e fornire energia

Gli zuccheri non vengono mai aggiungi in concentrazioni elevate dal momento che quando ne sono contenute più di alcune decine di grammi, le bevande permangono nello stomaco molto a lungo, provocando fastidi intestinali. Se inoltre tali bevande contenessero per esempio più di 25 gr di glucosio per litro e se tale zucchero passasse nell’intestino e dall’intestino nel sangue, non potrebbe comunque venire utilizzato nei muscoli dell’atleta, dal momento che durante uno sforzo continuo e piuttosto intenso non esistono quelle condizioni ormonali che permettono il passaggio del glucosio stesso all’interno della fibra muscolare, dove cioè deve venire usato.
Bevendo invece bevande molto ricche di glucosio 20-30 minuti prima dell’attività sportiva si rischia di andare incontro ad uno stato di debolezza al momento della competizione, e questo può succedere anche durante gli intervalli di certi sport; tale debolezza è determinata da uno stato di ipoglicemia, cioè l’abbassamento del livello del glucosio nel sangue. Quando infatti molto glucosio passa nel sangue in poco tempo, in un primo momento si ha iperglicemia (aumento del tasso del glucosio) ma poi l’organismo reagisce produce insulina in maniera superiore alla norma, con conseguente repentino abbassamento della glicemia e successiva sensazione di debolezza generale.

Prima di una gara o di un allenamento perciò è meglio non assumere bevande con glucosio o saccarosio, ne assumerne in forma solida, per esempio durante la colazione che precede l’attività fisica (marmellata, miele, zucchero, cioccolato, ecc..) Magari se vi è molto caldo e/o molto umido conviene bere qualche sorso o bicchiere di bevanda isotonica, magari un po’ più diluita di quella che si userebbe durante l’attività

– Per quanto riguarda la quantità di bevanda da assumere in corso di eserciziovale la regola che, se quello che si beve è adatto e opportunamente preparato, è sufficiente saziare la sensazione della sete. Comunque in generale 500-750 ml per attività di breve e media durata, meno di 1 ora e 750-1000ml/ora per attività di lunga durata, superiori all’ora
– La temperatura delle bevande isotoniche e reidratanti è meglio sia compresa tra i 5 e i 15 °C

I principali carboidrati usati nello sport per la bevanda sono le maltodestrine, il fruttosio e il glucosio (destrosio), che hanno caratteristiche diverse:

– maltrodestrine: non si tratta di zuccheri, che sono costituiti da una o due molecole semplici, ma di polimeri di glucosio (diverse molecole unite insieme) formati da un numero variabile di molecole di glucosio. Hanno la capacità di esercitare una minore pressione osmotica rispetto a soluzioni contenenti la stessa quantità di glucosio o di altri zuccheri, cosa che facilita lo svuotamento gastrico.
Grazie agli enzimi digestivi le maltodestrine vengono scisse e degradate a glucosio molto velocemente e arrivano in tempi brevi nel sangue. Sono indicate durante e dopo l’allenamento

– fruttosio: è lo zucchero della frutta, è molto solubile e possiede un potere dolcificante superiore al saccarosio. Per essere utilizzato dai muscoli non ha bisogno di insulina, al contrario del glucosio e del saccarosio che, proprio perché determinano un’innalzamento di tale ormone inibiscono il consumo dei grassi corporei da parte delle fibre muscolari. E’ quindi indicato prima dell’allenamento o durante (in corso di attività fisica non vi è innalzamento di insulina per via della stimolazione adrenergica). Dopo l’assunzione il fruttosio transita più velocemente del glucosio e del saccarosio attraverso lo stomaco, mentre a livello intestinale viene assorbito più lentamente di tanti altri zuccheri, e ciò fa si che abbia un risposta glicemica più bassa, presentando l’indice glicemico IG minore tra tutti gli zuccheri, e favorisce la sintesi del glicogenoattraverso carrier diversi da quelli del glucosio

– glucosio: è formato da un’unica molecola e rappresenta lo zucchero più semplice a livello molecolare che passa dall’intestino al sangue, essendo molto rapido. Dopo il passaggio nel lume intestinale entra nel sangue e una parte si accumula nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno, molecola complessa costituita da migliaia di molecole di glucosio, che è il carburante principale dei muscoli nel corso del lavoro muscolare. Il rapido assorbimento del glucosio fa si che abbia un indice glicemico molto alto, che è fissato a 100 e rappresenta l’unità di misura per la valutazione dell’indice glicemico degli alimenti. E’ indicato durante l’attività fisica per la sua velocità di assimilazione intestinale e dopo l’allenamento per la sua capacità di risintesi del glicogeno muscolare ed epatico

– saccarosio: è il comune zuccheri da cucina, si estrae dalla barbabietola e dalla canna da zucchero
E’ un disaccaride formato da una molecola di fruttosio e una di glucosio, la cui scissione e assimilazione richiede tempi molto brevi, per cui indice glicemico alto (ma minore del glucosio) ed è indicato durante e dopo l’allenamento

 isomaltulosio: è uno zucchero naturale simile al saccarosio ma meno dolce, che si trova in piccola quantità nel miele e nello zucchero di canna. Come il saccarosio è formato da glucosio e fruttosio, ma legale in maniera diversa, e per ciò risulta più resistente alla digestione con tempi di assorbimento più lunghirispetto al saccarosio. Proprio per questo l’isomaltulosio ha un indice glicemico molto più basso del saccarosio, ed ha un basso grado di osmolarità (numero di molecole nella soluzione) e dunque transità velocemente nello stomaco, caratteristiche che lo rendono adatto anche prima dell’allenamento

Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - vantaggio reidratante di una corretta bevanda isotonica

vantaggio reidratante di una corretta bevanda isotonica

Le bevande sportive quindi devono apportare complessivamente acqua, elettroliti (sodio, cloro, magnesio e potassio) e carboidrati (maltodestrine, glucosio, fruttosio)

La presenza di maltodestine e fruttosio dal 5% all’8% per 1 L di acqua aumenta la velocità di svuotamento gastrico rispetto al solo glucosio, ma d’altro canto il glucosio fornisce energia in maniera molto rapida, ed ecco perché qualcuno usa una miscela di tutti e tre gli zuccheri. L’importante è che ogni grammo di fruttosio vi siano 1,3 grammi di maltodestrine
La presenza di sodio facilita l’assorbimento intestinale di acqua e glucosio e reintegra le perdite di tale minerale con il sudore

A secondo della formulazione, la bevanda può dunque favorire meglio l’idratazione oppure il supporto energetico per la prestazione, e di ciò bisogna tener conto nella scelta di integrazione da adottare durante lo svolgimento dell’esercizio fisico o della gara, considerando le condizioni climatiche in cui viene svolto e la sua durata:

a. Le bevande che favoriscono l’idratazione devono essere usate durante l’allenamento o gara in sport come la corsa, il ciclismo, la mountain bike, il triathlon, la maratona, lo sci di fondo, ecc come supporto idro-salino per mantenere l’idratazione, e dopo l’allenamento come fonte di liquidi per ripristinare l’idratazione, magari riducendo il contenuto di carboidrati all’1-3% e la concentrazione del sodio leggermente aumentata a circa 1,2-1,3 gr/L di acqua
b. Le bevande che forniscono energia devono essere usate prima della dell’allenamento o gara se vi è necessità di stabilizzare la glicemia e durante le attività di lunga durata per ottimizzare l’apporto di zuccheri, e dopo l’allenamento come supporto per il reintegro di glicogeno e di sali minerali

Personal Trainer Bologna - Corretta composizione di una bevanda isotonica con finalità energetiche

Corretta composizione di una bevanda isotonica con finalità energetiche

Personal Trainer Bologna - Corretta composizione di una bevanda isotonica con finalità reidratanti

Corretta composizione di una bevanda isotonica con finalità reidratanti

Stefano Mosca propone allenamenti finalizzati al dimagrimento, tonificazione, ginnastica posturale,analisi composizione corporea http://stefanomosca.it

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:

Sport come passione e stile di vita

#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout 

Curl con il bilanciere per i muscoli bicipiti

Curl con il bilanciere” per i muscoli bicipiti

Tra i tanti esercizi per l’allenamento dei muscoli bicipiti il “curl con il bilanciere” in piedi è quello che meglio permette di svolgere un training di forza e potenza per via dell’utilizzo di un singolo attrezzo.

Per chi pratica fitness e fa allenamento in palestra e’ da considerarsi un esercizio base per i bicipiti, cioè tra i fondamentali per stimolare i muscoli del braccio, poliarticolare perché coinvolge il polso, il gomito e la spalla in maniera sinergica, permettendo di eseguire la flesso-estensione del gomito e della spalla.

Questo esercizio chiama in causa il muscolo bicipite-brachiale, il brachiale, il coracobrachiale, il brachioradiale, il deltoide anteriore, il grande pettoralecon i suoi fasci clavicolari, quindi sia i muscoli del braccio che dell’avambraccio e del torace.
Viene però principalmente considerato un’esercizio per i bicipiti perché durante la sua esecuzione, oltre alla flessione del gomito che avviene principalmente ad opera del più forte muscolo brachiale che è mono-articolare (attraversa il gomito) , vi è la flessione della spalla che avviene anche grazie all’intervento del bicipite-brachiale che è bi-articolare (spalla e gomito) e siccome il movimento si svolge sul piano sagittale, questi muscoli svolgono al meglio la loro funzione muscolare di flessori

L’esercizio può essere svolto in piedi o a sedere sulla cosidetta Panca Scott, con bilanciere dritto o sagomato, ma la posizione seduta è sconsigliata a chi ha problemi alla zona lombare tipo mal di schiena in quanto il togliere una curva vertebrale fa perdere capacità di carico all’intera colonna. In questi casi l’esecuzione in piedi, seguendo una buona tecnica e usando un sovraccaricoadeguato e non eccessivo tale da inarcare la schiena, è comunque da preferire

Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - "Curl con il bilanciere" per i muscoli bicipiti

1. Posizione iniziale

Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - "Curl con il bilanciere" per i muscoli bicipiti

2. I gomiti si flettono

Stando quindi con i piedi posizionati alla larghezza del bacino, l’esercizio si esegue con il bilanciere che appoggia alla cosce, l’impugnatura delle mani con i mignoli alla larghezza del cavo ascellare, tenendo anche in considerazione un eventuale valgismo del gomito (in questo caso la presa sarà larga tanto da rispettare il posizionamento della mano sul bilanciere a gomito esteso, in posizione di partenza) con i palmi delle mani rivolti in avanti, i gomiti estesi e le ginocchia leggermente piegate (fig. 1), iniziando la flessione dei gomiti fino a 90° (fig. 2), oltre la quale contemporaneamente avviene la flessione delle spalle facendo in modo che i palmi guardino indietro quando il bilanciere è all’altezza delle spalle (fig.3).

Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - "Curl con il bilanciere" per i muscoli bicipiti

3. Inizia la flessione delle spalle

Il movimento di salita del bilanciere continua con una progressiva flessione del gomito insieme alla spalla, per cui l’avambraccio è facilitato nella risalita dal braccio che si posiziona in avanti e non sta fermo lungo i fianchi, permettendo la sinergia di intervento muscolare propria del movimento umano

Si arriva al punto superiore con il bilanciere e i palmi delle mani vicini alle spalle, i gomiti leggermente in avanti, le spalle basse ma flesse, effettuando una forte contrazione dei bicipiti che in questo punto sono completamente contratti ed accorciati (fig. 4)

Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - "Curl con il bilanciere" per i muscoli bicipiti

4. Flessione gomiti e spalle contemporanea

Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - "Curl con il bilanciere" per i muscoli bicipiti

5. Gomiti e spalle si estendono

La discesa del bilanciere avviene secondo il movimento contrario della salita, quindi le spalle iniziano una leggera estensione che permette al braccio di posizionarsi lungo i fianchi, i gomiti si estendono in maniera controllata permettendo una buona contrazione eccentrica dei bicipiti (fig. 5-6) e l’esercizio termina nella posizione finale con il bilanciere che appoggia alle cosce e i gomiti completamente estesi (fig.7)

Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - "Curl con il bilanciere" per i muscoli bicipiti

6. I gomiti si estendono

Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - "Curl con il bilanciere" per i muscoli bicipiti

7. Posizione finale

Durante lo svolgimento dell’esercizio non bisogna piegarsi in avanti andando incontro al bilanciere (inversione della funzione muscolare, il bicipite diventa flessore del tronco facendo punto fisso sull’inserzione distale sul radio) ne indietro inarcando la schiena, per non alterare la postura con possibili infortuni e sovraccarichi sulla colonna vertebrale, ne spostare i gomiti verso l’interno appoggiandoli al corpo per non stressare il condilo omerale

Stefano Mosca propone allenamenti finalizzati al dimagrimento, tonificazione, ginnastica posturale,analisi composizione corporea http://stefanomosca.it

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:

Sport come passione e stile di vita

#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout 

Cipolle, un prezioso alleato per la salute

Cipolle, un prezioso alleato per la salute

proprietà delle cipolle

La cipolla è il bulbo sotterraneo dell’ Allium cepa L., una pianta erbacea a ciclo biennale (annuale in coltura), della famiglia delle Liliaceae, imparentata con piante come l’aglio, il porro, lo scalogno e l’erba cipollina. La pianta è originaria di una vasta area dell’Asia occidentale che va dall’India fino alla Turchia ed è una degli ortaggi maggiormente coltivati ed utilizzati nel mondo.

Della cipolla esistono molte varietà e prendono il nome sostanzialmente dal colore, dalla zona di provenienza, dalla forma, dalle dimensioni del bulbo, dalla precocità, ecc. Le varietà di cipolle coltivate in Italia sono davvero tante, qui ne elencherò solo alcune che sono considerate anche le più pregiate:

  • Cipolla tonda di Milano. Caratterizzata da un bulbo perfettamente sferico, ha una polpa bianca con striature rosse e il colore della buccia è rosso-scarlatto;
  • Cipolla tonda di Parma. Dalla polpa giallastra e profumata;
  • Cipolla rossa di Firenze. Dalla forma di una piccola trottola e ha una buccia rossa, non molto spessa;
  • Cipolla rossa piatta di Bassano. Dalla polpa dolce e bianca, caratterizzata da un bulbo dalla forma irregolare;
  • Cipolla rossa di Tropea. Dal sapore dolce, l’involucro esterno è di colore rosso acceso, l’interno ha un colore rosso vinaccia. E’ senza dubbio la più famosa e la più adatta da consumare a cruda, da sola, o mista in insalata.

cipolleLa cipolla è un ingrediente il cui uso è frequente in cucina in quanto una piccola quantità è capace di sprigionare una gradevolissima fragranza che arricchisce i piatti più diversi.

La cipolla può essere consumata cruda, per esempio in insalate e simili, oppure cotta sia come base del soffritto sia come contorno di secondi piatti. Meno frequentemente la cipolla è conservata e successivamente consumata secca. E’ però importante sottolineare che per mantenere inalterate le proprietà benefiche della cipolla, essa va consumata cruda.

Proprietà delle cipolle

Le cipolle, oltre ad essere un immancabile ingrediente di numerose ricette, sono un toccasana per il nostro organismo e andrebbero introdotte nella dieta di ogni persona. Le cipolle infatti hanno una gran quantità di principi attivi che la rendono idonea per contrastare tantissimi problemi di salute.

Iniziamo col dire che le cipolle crude, come tutti gli ortaggi, contengono pochissime calorie: solamente 26 kcal per 100 g di prodotto. La maggior parte di queste calorie sono rappresentate da carboidrati, più precisamente da una discreta quantità di fruttosio (zucchero semplice contenuto anche nella frutta), responsabile del sapore leggermente dolce di molte varietà di cipolla. Di contro, rispetto ad altri ortaggi, la cipolla è molto povera di fibre, mentre è in linea con le altre verdure per la presenza quasi nulla di grassi.

Valori nutrizionali delle cipolle, per 100 g di prodotto fresco:

Caloriekcal.26
Acqua%92.2
Proteine%1.0
Carboidrati%5.7
Grassi%0.1
Fibre%1.0

La cipolla si distingue per la massiccia presenza di vitamine, sali minerali, sostanze antiossidanti, oligoelementi ed enzimi che stimolano la digestione e migliorano lo stato di salute generale dell’organismo. Per quanto riguarda le vitamine nella cipolla troviamo: vitamina A, vitamine del complesso B, C ed E. Tra i sali minerali troviamo invece: sodio, potassio, calcio, ferro, fosforo, magnesio e manganese.

Nelle cipolle troviamo inoltre un gran numero di composti solforati responsabili della lacrimazione degli occhi quando le cipolle vengono tagliate, oltre che del caratteristico odore e sapore.

Alcune di queste sostanze, insieme alla quercetina, un flavonoide dalla spiccata azione antiossidante (presente soprattutto nella cipolla rossa), hanno un azione preventiva nei confronti dei tumori che colpiscono il tratto gastrointestinale e la prostata. Per il suo discreto contenuto di sali di potassio e di flavonoidi la cipolla ha buone proprietà diuretiche e depurative.

Ha inoltre un azione antidiabetica, dovuta alla presenza di glucochinina, un ormone vegetale che riveste il ruolo di regolatore della glicemia. Ha azione espettorante e beneficio per l’apparato respiratorio. Infatti grazie alla sua azione antibiotica, mucolitica (facilita l’eliminazione del muco rendendolo più fluido) e antinfiammatoria, costituisce un rimedio ideale in caso di affezioni respiratorie come catarro delle vie respiratorie, sinusite, faringite, laringite, bronchite, tosse, asma bronchiale, enfisema polmonare. Alla cipolla sono attribuite molte altre proprietà:

  • proprietà delle cipolleVermifuga. è efficace contro gli ascari (nematodi) e gli ossiuri (piccoli vermi bianchi intestinali che, nella fuoriuscita, provocano bruciore anale nei bambini); in questo caso la cipolla deve essere consumata cruda.;
  • Antibiotica. Specie a livello intestinale, grazie all’azione prebiotica dell’inulina, ma anche ad applicazione esterna, tritandola la cipolla e utilizzandola come cataplasma su ferite, acne, ascessi, bruciature. La cipolla evita le infezioni e facilità la cicatrizzazione. La cipolla, sempre per la sua azione antibiotica, trova utilizzo anche contro il mal di denti. Basterà tritare un pezzettino di cipolla e applicarlo direttamente a contatto con il dente dolente per 5-10 minuti. Il dolore andrà via via scemando fino quasi a scomparire.
  • Antitromboico. Si consiglia il consumo di cipolle soprattutto a chi soffre di trombosi (tendenza alla formazione di trombi o coaguli nel sangue), perché fluidifica il sangue e ne facilita la circolazione; è stato dimostrato che questa proprietà della cipolla è dovuta al suo contenuto di sostanze fibrinolitiche, che sciolgono i coaguli sanguigni e ne impediscono la riformazione. La cipolla inoltre agisce come antiaggregante delle piastrine, contrastandone l’eccessiva tendenza a raggrupparsi e a dar luogo alla formazione di trombi o di coaguli.
  • Tonificante dell’apparato digerente. aumenta tutte le secrezioni digestive (gastrica, intestinale, pancreatica), migliorando così la digestione e l’assimilazione del cibo; per queste stesse proprietà si sconsiglia a chi soffre di iperacidità e di ulcera gastroduodenale persistente. Stimola inoltre la funzione metabolica e disintossicante del fegato e pertanto è consigliabile a che soffre di alcune malattie epatiche: epatite cronica, cirrosi e insufficienza epatica. Grazie alla sua azione antibiotica e antisettica, la cipolla normalizza la flora intestinale e rallenta i processi di putrefazione a causa dei quali vengono liberate sostanze tossiche molto irritanti, come l’indolo e lo scatolo, legate alla formazione del cancro del colon e del retto.
  • Antigottosa. Perché favorisce l’eliminazione delle scorie azotate e dell’acido urico.

Controindicazioni

Dato che il consumo di cipolle tende a ridurre il livello di zuccheri nel sangue, le persone diabetiche che consumano regolarmente cipolle dovranno controllare con ancor più attenzione il livello di insulina. Per la sua azione fluidificante è sconsigliato mangiare troppa cipolla a chi prende farmaci ad azione anticoagulante. Durante l’allattamento la cipolla tende a conferire al latte un sapore particolare, che può essere sgradevole per il lattante.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:

Sport come passione e stile di vita

#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout