sabato 30 aprile 2016

ÜBER FOOD

COSA SONO I SUPERFOOD

Si definiscono SUPERFOOD o super alimenti quei cibi ricchi di nutrienti essenziali, con una densità di questi nutrimenti superiore alla media.

Consumare questi alimenti è direttamente associato ad un aumento dell’energia. I superfood hanno un impatto positivo sul sistema immunitario e migliorano visibilmente la pelle, i capelli, le capacità intellettive e fisiche, quindi l’umore e la vitalità.

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Superfood o superalimenti non è un nome scientifico ma identifica una serie di alimenti vegetali, come semi, frutti, bacche o radici, che hanno una concentrazione superiore alla media di nutrienti essenziali, e che, trovandosi in natura, non hanno OGM e NON sono stati modificati con l’aggiunta di ingredienti artificiali, additivi o aromi.
Questi nutrienti essenziali sono ad esempio vitamine come vitamina C ed A, o antiossidanti come gli acidi grassi omega 3 e omega 6, come le antocianine o il locopene.

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L’organismo per sopravvivere, crescere e soddisfare le spese abituali per il proprio mantenimento e la propria attività, necessita di essere rifornito continuamente delle sostanze nutritive contenute negli alimenti.
I principi nutritivi si dividono in ‘essenziali’ e ‘non essenziali’. I primi sono quelli che l’organismo non sintetizza, ossia non produce, e che quindi devono essere introdotti quotidianamente con gli alimenti; i secondi sono invece quelli che il nostro corpo è in grado di sintetizzare.

NUTRIENTI ESSENZIALI

tabella nutrimenti essenziali IT*L’acido linoleico è uno degli acidi grassi essenziali e appartiene al gruppo degli Omega6.

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venerdì 29 aprile 2016

Fare il pieno di proteine con la dieta vegetariana

Fare il pieno di proteine con la dieta vegetariana



In questi giorni ho una nuova fonte di ispirazione vegetariana, e da qui voglio partire.

A molti vegetariani sarà capitato di sentirsi dire: “Ma se non mangi carne, come fai per le proteine?”, come se le proteine fossero contenute solo nella carne.
In realtà, come spiego nel mio corso gratuito per impostare una dieta vegetariana in modo semplice e pratico, una dieta vegetariana o vegana è in grado di fornirti tutte le proteine di cui hai bisogno, a patto però che sia completa ed equilibrata!!

Cosa sono e a cosa servono le proteine.

La principale funzione delle proteine è quella di fare da mattoni per la costruzione e rigenerazione dei tessuti. Si tratta di molecole complesse, costituite da unità più semplici: gli amminoacidi.
Esistono 20 tipi di amminoacidi, ognuno dei quali svolge una funzione specifica ed è quindi assolutamente necessario.
Gli amminoacidi si dividono in “essenziali” e “non essenziali”, perché l’organismo umano è capace di produrre da sé 12 tipi di amminoacidi (i non essenziali), dunque i restanti 8 (gli essenziali) per essere a disposizione del corpo umano devono necessariamente essere assunti con il cibo.
Le proteine che assumiamo con l’alimentazione non sono usate così come sono, ma devono prima essere scisse nei singoli amminoacidi che le compongono. Si forma così il “pool amminoacidico”, una “riserva” contenente tutti i 20 amminoacidi da cui l’organismo attinge per sintetizzare le proteine di cui ha effettivamente bisogno.
Quindi riassumendo: dal cibo che mangiamo otteniamo le proteine, le proteine sono scisse in amminoacidi, gli amminoacidi confluiscono nel pool amminoacidico, il corpo umano attinge dal pool amminoacidico e sintetizza le proteine di cui ha bisogno.
Il fabbisogno quotidiano di proteine è stimato in circa 0,8 grammi per chilogrammo al giorno, corrispondenti all’incirca al 10% del fabbisogno calorico giornaliero.

La dieta vegetariana/vegana fornisce tutte le proteine di cui si ha bisogno?

Si, perché ogni alimento vegetale ha in sé tutti gli amminoacidi essenziali. Attenzione, perché spesso nello stesso alimento vegetale non tutti gli amminoacidi essenziali sono presenti in quantità elevate, per questo una dieta vegetariana è equilibrata dal punto di vista proteico solo se è variegata.
Ad esempio, i legumi contengono solitamente basse quantità dell’amminoacido METIONINA (ad eccezione della soia), mentre i cereali contengono minori quantità dell’amminoacido LISINA: è evidente che combinando cereali e legumi otterremo tutti gli amminoacidi di cui avremo bisogno, senza dover ricorrere a fonti animali di proteine.

Non si rischiano carenze di proteine nobili?

Le proteine cosiddette “nobili” altro non sono che le proteine animali, cioè le proteine contenute nella carne. La loro peculiarità  è quella di contenere tutti gli amminoacidi essenziali in elevate quantità, a differenza delle proteine vegetali che ne contengono in sufficienti quantità solo alcuni.  Ma come abbiamo visto una dieta vegetariana variegata assicura il fabbisogno di tutti gli amminoacidi di cui l’organismo necessita. Non dimentichiamo inoltre che i “vegetariani”, a differenza dei “vegani”, mangiano uova e latticini, cioè alimenti ricchi di proteine animali.

Ma per non incorrere in carenze, bisogna assumere a ogni pasto tutti i tipi di amminoacidi?

Una qualunque combinazione di cereali e legumi, come la classica “pasta e fagioli”, ha in sé tutti i cosiddetti amminoacidi essenziali. Ma non è necessario assumerli tutti in unico pasto.
Infatti il nostro organismo fa confluire tutti gli amminoacidi in un’unica riserva, il “pool amminoacidico”, che dura anche diversi giorni.
La regola è: non consumare sempre gli stessi alimenti (ad esempio solo riso e grano come cereali, o solo ceci come legumi) ma mangiare tutto quello che la natura ci offre, in modo che gli alimenti si compensino gli uni con gli altri.

Se sei interessato ad approfondire questo ed altri importanti temi della dieta vegetariana, ti consiglio il mio minicorso gratuito MP3 in cui spiego come organizzare ottimi pasti vegetariani o vegani (dolci compresi!) equilibrati e salutari, anche se non sai nulla di nutrizione e non sai cucinare!

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mercoledì 27 aprile 2016

Hummus, ricetta vegetariana

Hummus, ricetta vegetariana



In questo articolo sono stato ispirato da un' "amica"

L'hummus è un ottima salsa per accompagnare diverse pietanze

L’hummus è la ricetta per realizzare un’ottima salsa a base di ceci e spezie per accompagnare pesce, carne, verdure o semplicemente dei crostini. L’hummus è un piatto di origine mediorientale, prepararlo è semplice e veloce e gli ingredienti sono facilmente reperibili. L”hummus nasce come antipasto accompagnato da un buon pane indiano, ed essendo privo di proteine animali, è perfetto per chi segue una dieta vegana o vegetariana.

Gli ingredienti principali che compongono questa deliziosa crema sono ricchi di proprietà benefiche. Vediamole nel dettaglio.
Ceci Diverse sono le caratteristiche positive di questi buonissimi legumi. Diciamo subito che sono il sostituto della carne per eccellenza. Grazie all’alto contenuto di proteine carboidrati, i ceci sono l’ideale per chi ha deciso di non introdurre più la carne nella propria dieta. I ceci sono ricchi di fibre, che regolarizzano le funzioni dell’intestino, e ricchi di acidi grassi Omega 3, che portano benefici a tutto il sistema cardiovascolare. Gli Omega 3 tengono a bada il livello di colesterolo, aumentando i valori del colesterolo buono (HDL) e abbasando quelli del colesterolo cattivo (LDL), prevendo così le patologie legate al sistema circolatorio come l’arterosclerosi. Per concludere, i ceci sono ricchi di sali minerali come magnesio, calcio, potassio e fosforo e vantano una buona quantità di vitamine del gruppo B e C. Inoltre sono privi di glutine, che li rende ottimi per chi soffre di celiachia.
Sesamo Il sesamo è un alimento tanto semplice quanto salutare. E’ ricco di sali minerali e zinco, che protegge la salute delle ossa prevenendo l’osteoporosi

Il sesamo è uno degli alimenti che contiene maggiormente fitosteroli, detti anche “steroli vegetali“, che contribuiscono a liberare le arterie dal colesterolo cattivo, prevenendo patologie legate al sistema cardiovascolare. Da recenti studi è emerso che il sesamo contibuisce ad alzare la vitamina E, una vitamina presentenel nostro organismo fondamentale per combattere le malattie. Inoltre, il sesamo è ricco di antiossidanti ed Omega 3, che contrastano l’effetto negativo dei radicali liberi e salvaguardano la salute di sanguecuore vene.
Entrambi gli ingredienti sono degli energizzanti naturali, ottimi per recuperare le forze perdute.

Ingredienti per 1 tazza di hummusCalorie tot. 250c.a.

250gr di ceci lessati
2 spicchi di aglio
2 cucchiaini di tahina (pasta di sesamo, la trovi nei negozi bio)
succo di 1 limone
peperoncino in polvere
qualche foglia di prezzemolo
olio d’oliva
sale

Procedimento

1. In un mixer, frullare i ceci, la tahina, l’aglio sminuzzato, il succo di limone e il sale. Frullare fino a raggiungere un composto morbido ed omogeneo. Se troppo compatto, aggiungere un goccio di acqua calda.
2. Spostare il composto in una ciotola e concludere con un filo d’olio in superficie, prezzemolo tritato (a piacere) e peperoncino.
3. Servire l’hummus a temperatura ambiente oppure lasciarlo riposare in frigorifero per almeno un’ora.


BUON APPETITO 

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domenica 24 aprile 2016

Cetriolo, limone e zenzero: un frullato che fa perdere peso

Cetriolo, limone e zenzero: un frullato che fa perdere peso

Un frullato a base di cetriolo, limone e zenzero può avere effetti ottimali per chi desidera perdere peso, accelerare il metabolismo ed espellere le tossine dannose al nostro organismo.


Vediamo insieme gli effetti benefici e come preparare questo elisir dimagrante.

I cetrioli sono ricchi di acqua, per questo motivo vengono ritenuti particolarmente rinfrescanti e depurativi. Inoltre hanno pochissime calorie e quindi sono ritenuti molto utili per perdere il grasso in eccesso, contrastare la ritenzione idrica e, grazie alla presenza di acido tartarico, fa sì che una parte dei carboidrati ingeriti non si trasformi in adipe, ma venga eliminata dall’organismo attraverso le feci.

Il limone oltre alle ormai note proprietà antisettiche, riequilibra il Ph, favorisce l’attività intestinale e la digestione, contiene numerosi antiossidanti, rafforza i vasi sanguigni, abbassa il colesterolo e favorisce un buon riposo. E’ utile per le persone che soffrono di problemi cardiaci poiché contiene potassio, controlla la pressione alta, la nausea e favorisce il rilassamento di mente e corpo, riducendo lo stress mentale e la depressione.

Lo zenzero, infine, aiuta a calmare lo stomaco, a rilassare i muscoli gastrointestinali e a prevenire la formazione di gas e di gonfiori, tiene sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue, limita lo stimolo della fame e, utilizzato come spezia in cucina, aiuta a dimagrire nella misura in cui lo si utilizza al posto dei grassi o di altri condimenti calorici per dare sapore ai cibi.

Adesso vediamo come preparare un frullato diuretico con questi tre ingredienti naturali:

Procuratevi il succo di 1 limone, 1 cetriolo sbucciato e tagliato a pezzi, 1 cucchiaio di radice di zenzero grattugiata e 10 cl di acqua naturale. Frullate tutti gli ingredienti fra loro e bevetene un bicchiere al giorno prima di andare a dormire. Per vedere risultati certi accompagnate l’assunzione di questo frullatoad una dieta corretta, possibilmente consigliata da un dietologo o dal vostro medico di famiglia, e all’attività fisica.

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martedì 19 aprile 2016

Come correre: le belle bugie o la brutta verità?

Come correre: le belle bugie o la brutta verità?


Come correre, un bel dilemma al giorno d’oggi.

Noi runners siamo bombardati da consigli provenienti da riviste, blog, marchi sportivi, guru e chi più ne ha più ne metta. Ma alla fine si ritorna sempre al punto di partenza e alla solita domanda esistenziale: si va bene, ma quindi, come devo correre?

A pensarci bene è un po’ lo stessa dinamica, lo stesso meccanismo che ritroviamo nelle diete. Tante teorie diverse, a volte diametralmente opposte in quanto a linee guida, tante filosofie, tanti articoli, tanti spunti, tanti guru. Ma poi alla fine? Qualcuno di voi, seguendo questi consigli, ha davvero capito come bisogna mangiare per star bene?

Ma lasciamo ora perdere le diete, in fondo questa è un’altra storia. Volevo solo utilizzare questa analogia per veicolare il concetto della grande quantità di informazioni, spesso contrastanti fra loro, che troviamo quotidianamente nel mondo della corsa.

LE BELLE BUGIE


C’è chi dice di fare stretching e chi invece lo demonizza. C’è chi dice di correre scalzo o in scarpe minimaliste e chi invece “guai se non metti un paio di scarpe ammortizzare e protettive”! C’è chi parla di rullata e appoggio di tallone e chi invece grida che il modo migliore di appoggiare sia di avampiede o di mesopiede – come se fossero la stessa cosa, tra l’altro.

Tuttavia se seguendo i “soliti” consigli ti trovi al punto di partenza, insoddisfatto dei risultati ottenuti, lascio fare a te i conti sulla loro validità. Non voglio essere polemico, voglio solo essere realista.

Le statistiche, e sono studi provenienti direttamente dalla Harvard University a dirlo, parlano chiaro: più dell’80% dei corridori al mondo ogni anno si infortuna correndo. Qualcosa nel mondo della corsa non sta andando nel verso giusto!

Come è solito chiedere ironicamente il mio mentore e tra i più stimati colleghi Lee Saxby: “meglio una bella bugia o una brutta verità?” Gran bel dilemma, vero? Volete davvero continuare a farvi coccolare dalle belle bugie?

È comodo cercare la soluzione più semplice e veloce. Ci fanno credere che ci sia la calzatura magica per risolvere tutti i problemi. Si porta ancora avanti la storia del pronatore/supinatore/neutro nella scelta del nostro paio di scarpe da running, e c’è ancora chi ci crede. Andiamo alla ricerca di terapie magiche per guarire da infortuni il più velocemente possibile, come se il nostro corpo fosse fatto a compartimenti stagni, andando contro ogni principio biologico e di guarigione.

LA BRUTTA VERITÀ


Correre è una cosa seria! Il movimento è una cosa seria! La vostra salute e il vostro benessere sono cose serie, INESTIMABILI! Iniziate a riprendere in mano il controllo della vostra corsa e del vostro movimento. Non delegate la chiave del vostro successo a delle “belle bugie”!

Il nostro corpo è una macchina perfetta, se trattato con riguardo, e per far ciò dobbiamo sapere in che modo prendercene cura. Abbiamo perso il nostro libretto di istruzioni, quello stesso libretto che da bambini nemmeno ci serviva guardare, tanto eravamo abituati a correre e muoverci, e che oggi ci tornerebbe tanto utile. In quel libretto c’era scritto come muoversi, c’era scritto come correre.

Kelly Starrett, autore di best sellers su tematiche relative al movimento, alla mobilità e alla corsa, afferma che “ognuno di noi dovrebbe essere in grado di saper fare manutenzione al proprio corpo”.

La corsa è una MACRO abilità composta da molte MICRO abilità. È un abilità complessa che richiede molta forza, mobilità, capacità coordinative e possesso e consolidamento di ottimi schemi motori.

E allora iniziate a chiedervi:

Cosa posso fare per poter correre senza rischiare di infortunarmi, per tornare a muovermi senza accusare i soliti dolori? Cosa posso fare per migliorare le mie performance senza dover scendere a compromessi?

Ecco a voi la brutta verità:

Conoscete i vostri piedi?
Avete mai lavorato sulla loro forza, mobilità, funzionalità? O li avete sempre lasciati li dentro a scarpe di grande valore, delle migliori marche, supportati comodamente in “innaturali” archi plantari?

Siete consapevoli di cosa fate mentre correte?
Avete mai analizzato la vostra corsa? Siete consapevoli della vostra postura, del vostro appoggio, del ritmo a cui andate?

State correndo o facendo “jogging”?
Siete consapevoli della profonda differenza tra questi due schemi motori? Sapete, soprattutto, quali sono gli schemi motori naturali per l’essere umano?

State attivando la muscolatura corretta?
O i vostri glutei e il vostro trasverso dell’addome sono li che si riposano e lasciano che siano altri distretti muscolari a fare un lavoro che non gli appartiene?

E il respiro? Sapete come respirare?
O magari presi dalla tabella giornaliera del vostro piano di allenamento avete deciso di rimandare questa “piccolezza” ad un futuro lontano?

State seguendo un programma di forza funzionale alla corsa?
La forza è una capacità condizionale di estrema importanza anche per i corridori, anzi, soprattutto per i corridori. O la state tralasciando per raggiungere quel chilometraggio settimanale da atleta olimpico?

IN CONCLUSIONE


Queste sono alcune tra le principali domande da cui partire per iniziare ad acquisire consapevolezza di cosa sta limitando le vostre performance Non c’è la bacchetta magica per poter correre in modo naturale, libero da infortuni e migliorando le proprie performance.

È necessario prima di tutto diventare consapevoli di ciò che si sta facendo o di ciò che non si sta facendo cosi da poter scegliere se si vuole IMPARARE DAVVERO A CORRERE o se si vuole continuare a fare ciò che si è sempre fatto.

Tutti posso diventare ottimi corridori, è nel nostro DNA, è nella nostra EVOLUZIONE è nella nostra NATURA!

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sabato 16 aprile 2016

La “dieta militare” per perdere peso in poco tempo

La “dieta militare” per perdere peso in poco tempo

Questa dieta militare, che negli ultimi mesi è diventata molto popolare negli Stati Uniti, promette risultati soddisfacenti in poco tempo.

Questa dieta, che si ispira a quella dei Marines militari, non proibisce alcun alimento ma impone regole ben precise sulle porzioni.

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Inoltre, la dieta impone di eliminare tutti gli zuccheri (bevande gassate, dolci, torte e pane bianco).

  1. Giorno 1
    Colazione: Una tazza di tè o caffè; metà pompelmo; 2 cucchiaini di burro di arachidi; una fetta di pane integrale.
    Pranzo: Una tazza di tè; metà scatoletta di tonno; una fetta di pane integrale.
    Cena: Una tazza di fagioli verdi; 100 gr di qualsiasi tipo di carne; 1 mela; mezza banana e un po’ di gelato alla vaniglia.
  2. Giorno 2
    Colazione: Mezza banana; una fetta di pane integrale; un uovo.
    Pranzo: 5 cracker; 1 uovo sodo; 1 po’ di formaggio cottage.
    Cena: 2 salsicce magre; un po’ di broccoli; 2 carote; mezza banana.
  3. Giorno 3
    Colazione: 1 mela; 1 fetta di formaggio cheddar; 5 cracker.
    Pranzo: Una fetta di pane integrale e un uovo sodo.
    Cena: Una scatoletta di tonno; una fetta di pane integrale e mezza banana.

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Rimedi popolari per l’emicrania: caffè e limone

Rimedi popolari per l’emicrania: caffè e limone

Un rimedio che molte persone trovano efficace per combattere il mal di testa è una tazzina di caffè amaro con un cucchiaio di succo di limone.

L’utilità di questo semplice rimedio mi è stata raccontata da diversi  pazienti.

Su quale principio si basa?

E’ noto che la caffeina contenuta nel caffè ha un effetto vasocostrittore e quindi contrasta la vasodilatazione presente nell’emicrania; è questo il motivo per cui esistono prodotti farmaceutici contro l’emicrania che hanno fra i loro costituenti anche la caffeina.

Ma esaminiamo l’effetto dell’abbinamento caffè-limone dal punto di vista della dietetica cinese.

Nella dietetica cinese gli alimenti si distinguono per la loro natura (calda, tiepida, neutra, fresca, fredda) e per il loro sapore (acido, amaro, dolce, piccante, salato)

I chicchi di caffè hanno sapore amaro e la natura fredda viene trasformata in calda con la torrefazione; il limone ha natura fresca e sapore acido.

Secondo la medicina cinese il caffè risolve la stasi di Qi del Fegato, che è considerata una delle principali cause di mal di testa. Liberando l’energia che ristagna nel fegato provoca un forte effetto energizzante fisico e mentale.

Inoltre agisce sulla Vescica Biliare (colecisti) facilitando il flusso della bile; in questo modo protegge dalla formazione di calcoli e combatte la stitichezza.

Il sapore amaro si correla in medicina cinese all’effetto disintossicante del caffè che stimola la produzione di bile ed è diuretico (eliminazione di sostanze tossiche attraverso la via biliare e renale).

Oltre al sapore amaro c’è nel caffè un sottofondo dolce, evidenziato dalla facilità con cui piccole quantità di zucchero lo rendono dolce, cosa impossibile con altre erbe amare. La natura dolce ha un effetto tonificante sulla digestione e assimilazione dei cibi (tonico della Milza in medicina cinese).

Questi sono gli effetti benefici del caffè secondo la medicina cinese quando il consumo è moderato, compreso tra 1 e 3 tazzine al giorno.

Il limone di natura fredda mitiga il calore del caffè e con il suo sapore acido agisce sul Fegato e sulla Vescica Biliare e dirige il Qi verso il basso opponendosi così alla salita dello yang del Fegato verso l’alto che causa cefalea.

La combinazione caffè e limone è quindi giustificata dal punto di vista della medicina cinese in tutti i casi in cui è presente una disarmonia del Fegato, includendo  in primo luogo  tutte le cause emozionali che sul piano energetico colpiscono il Fegato.

Vi sono poi persone che gradiscono molto il succo di limone.

Anche in questo caso ci può essere una relazione con il mal di testa.

In omeopatia uno dei rimedi principali per l’emicrania è “Belladonna”, un rimedio che presenta molti sintomi di congestione alla testa con dolore violento, pulsante, e calore del viso e della testa. I soggetti che rispondono bene al rimedio Belladonna presentano anche il desiderio di limone.

C’è quindi una notevole corrispondenza tra il quadro descritto dalla medicina cinese di salita verso l’alto dello yang del Fegato alleviata dall’assunzione di limone, e il quadro omeopatico di Belladonna con forti attacchi di emicrania e desiderio spontaneo di limone.

Controindicazioni: iperacidità gastrica e ulcera gastro-duodenale.

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sabato 9 aprile 2016

CARBOIDRATI PER FARE MASSA MUSCOLARE: QUALI E QUANTI NE SERVONO?

CARBOIDRATI PER FARE MASSA MUSCOLARE: QUALI E QUANTI NE SERVONO?


carboidrati per fare massa muscolare quali sono? Quanti ne servono? Per aumentare la massa muscolare è in effetti essenziale poter disporre di glucosio, una fonte inesauribile di energia, che è prodotta proprio dai carboidrati. Il glucosio viene immagazzinato sotto forma di glicogeno nei muscoli e ci dà una forte carica. Quando portiamo avanti un programma di body building, dovremmo concentrare la nostra alimentazione in particolare sui carboidrati complessi e non su quelli trasformati. Ci possono essere utili, da questo punto di vista, il pane integrale, la farina d’avena, il riso integrale e le patate dolci. Nello specifico questi apporti dietetici dovrebbero garantire 400 grammi di glicogeno alla volta.

Quali carboidrati per aumentare la massa muscolare

carboidrati per mettere massa sono soprattutto quelli a lenta combustione. Sono proprio questi ultimi a favorire i livelli di zucchero costanti nel sangue e ad aiutare a compensare la fatica, promuovendo il rilascio di insulina. I carboidrati complessi, come l’avena, la crusca e i cereali integrali, vengono metabolizzati più lentamente nel nostro organismo e hanno il vantaggio di non produrre sbalzi glicemici, a differenza di quanto accade con quelli semplici, come lo zucchero e i dolci. Soprattutto dovremmo dare spazio ai carboidrati ricchi di fibre, come pane e riso integrali. 

Oltre il pasto dopo l’allenamento, un ruolo particolare va riservato alla colazione, che non deve essere saltata. 

Una prima colazione a base di proteine, carboidrati complessi e fibre è capace di dare la spinta giusta al nostro metabolismo. In questo modo ci assicuriamo che il nostro corpo non debba ricorrere alla distruzione del tessuto muscolare, per riuscire a trovare le energie di cui ha bisogno. I carboidrati semplici, come il miele e i cibi raffinati, possono essere mangiati soltanto dopo l’allenamento, perché sono digeriti più facilmente e più velocemente. 

Quanti carboidrati in massa

Teniamo presente che il nostro corpo riesce ad immagazzinare nei muscoli 400 grammi di glicogeno alla volta. E’ un fattore da non trascurare, perché in questo modo ci si può regolare meglio anche su quanti carboidrati mangiare. In generale si può dire che gli uomini ne debbano mangiare una quantità tale, che si ricava moltiplicando il loro peso corporeo per 3. Ad esempio, un uomo che pesa 80 kg dovrebbe consumare 240 grammi di carboidrati al giorno.

Per le donne, invece, il giusto apporto in grammi si trova moltiplicando il loro peso corporeo per 2. Ad esempio, una donna che pesa 65 kg dovrebbe mangiare 130 grammi di carboidrati quotidiani. Questa quantità può essere divisa in pasti, prevedendo anche 6 porzioni nel corso di tutta la giornata. E’ proprio questa strategia che stimola un rilascio regolare di insulina, che agisce come un anabolizzante per la costruzione della massa muscolare.

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giovedì 7 aprile 2016

20 minuti di sport al giorno, tolgono il medico di torno

20 minuti di sport al giorno, tolgono il medico di torno

L'Organizzazione Mondiale della Salute dà i numeri sulla necessità assoluta di fare attività fisica e di abbandonare gli stili di vita sedentari

Poco più di venti minuti al giorno, tutti i giorni, per un totale di 150 minuti a settimana. Sono questi i numeri perfetti per godere di una buona salute. A sostenerlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel documento “Strategia per l’attività fisica OMS-2016-2020” che insieme alla Uisp-Unione Italiana Sport, raccomanda a tutti, anziani e adolescenti, di fare ginnastica moderata o intensa a seconda della fasce d’età per vivere meglio e più a lungo.

Sorprendentemente sono proprio i più giovani i più pigri, soprattutto le ragazze che hanno tra gli 11 ai 15 anni. Il ministro italiano della Salute Beatrice Lorenzin, commentando il programma dell’Oms, ha ricordato come sia fondamentale avere stili di vita sani sin da subito, in modo da prevenire l’obesità nei giovani.

Quali sono gli obiettivi dell’Oms? Ottenere una riduzione del 10% della sedentarietà entro il 2025: del resto aumentare i livelli di attività fisica è un fattore importante per una riduzione del 25% della mortalità precoce dovuta a malattie cardiovascolari, tumori, diabete o malattie respiratorie croniche, ma anche per un calo del 25% dell’ipertensione.

L’Oms nel suo documento ha anche definito i livelli di attività fisica raccomandati per tre gruppi di età: giovani (5-17 anni), adulti (18-64) e anziani (dai 65 anni in poi). Nei più giovani l’esercizio fisico dovrebbe essere svolto approfittando del gioco, mentre gli adulti devono praticarlo in modo più attivo e mirato. Per quanto riguarda gli anziani, possono dedicarsi soprattutto a passeggiate o a sport dolci come il nuoto e lo yoga.

Insomma, fate quello che volete, ma muovetevi. L’inattività fisica è infatti il principale fattore di rischio per la salute. In Europa uccide ogni anno 1.000.000 di persone, circa il 10% del totale. Del resto la vita sedentaria è causa diretta del 5% delle patologie coronariche, del 7% dei diabeti di tipo 2, del 9% dei tumori al seno e del 10% dei tumori del colon.

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