venerdì 31 marzo 2017

Asparagi: proprietà nutrizionali, benefiche e controindicazioni

Asparagi: proprietà nutrizionali, benefiche e controindicazioni


Quali sono le proprietà nutrizionalibenefiche e le controindicazioni degli asparagi? La stagione di questo ortaggio è proprio la Primavera, quindi quale occasione migliore per imparare qualcosa in più in merito? Gli asparagi si trovano in Europa da oltre mille anni, quando ebbe inizio la loro coltivazione: ad esserne produttori europei sono, soprattutto, l'Italia, la Francia e la Germania. Questo preziosio ortaggio è ricco di numerose proprietà benefiche, che aiutano a proteggere il nostro organismo, prevenendo malattie e preservando la nostra salute. Ecco alcune delle proprietà nutrizionali degli asparagi e non solo.

Proprietà nutrizionali e benefiche   [tabler] Calorie 100gr|Carboidrati|Grassi|Proteine|Zuccheri 22 kcal|4 g|0 g|2 g|2 g [/tabler]   Gli asparagi sono ricchi di fibre vegetaliacido folico e vitamine, soprattutto la A, la C, la E ed alcune del gruppo B. Questo ortaggio contiene sali minerali, tra cui il fosforo, il calcioed il cromo collegato all'insulina: quest'ultimo migliora, infatti, la sua produzione e diminuisce i livelli di glucosio nel sangue quando è alto; per questa ragione, il consumo di asparagi è fortemente consigliato per la prevenzione del diabete di tipo 2. Gli asparagi sono, inoltre, ricchi di glutatione – ad esserlo sono anche i cavoli e l'avocado, ad esempio – sostanza in grado di favorire la depurazione dell'organismo e, dunque, l'eliminazione delle sostanze dannose e dei radicali liberi, tra le altre cose: ecco perché il consumo di asparagi è consigliato anche nella prevenzione del cancro, in special modo quello ai polmoni, al seno, al colon, alla laringeed alle ossa.
L'amminoacido chiamato “asparagina” fa, poi, da diuretico naturale - eliminando il sodio in eccesso nel nostro corpo – e l'alto contenuto di potassio regola la pressione sanguigna ed aiuta il cuore: queste caratteristiche lo rendono adatto nella prevenzione delle patologie del sistema nervoso ed in quelle cardiocircolatorie. Ma le proprietà benefiche degli asparagi non finiscono qui: sono, infatti, ricchi anche di antiossidanti e questo favorisce la lotta all'invecchiamento; ciò è merito dell'acido folico che, associato alla vitamina B12, contribuisce alla prevenzione dei disturbi legati alla sfera cognitiva. Infine, il contenuto di inulinaapporta dei benefici all'apparato digerente ed alla flora batterica, rendendo di fatto gli asparagi degli antinfiammatori naturali.

Controindicazioni Le controindicazioni degli asparagi sono collegate alle sue proprietà benefiche: per chi, ad esempio, soffre di reumatismi o disturbi renali è sconsigliato il loro consumo per via del contenuto di asparagina. Oltre a ciò, gli asparagi sono in grado di modificare l'odore dell’urina, per via dello zolfo contenuto in alcune parti del germoglio. Infine, gli asparagi possono causare dei problemi ai soggetti allergici o a quelli aventi gotta e nefropatie.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame

Riso Basmati e Indice Glicemico

Riso Basmati e Indice Glicemico 


Secondo la Canadian Diabetes Association, il riso basmati cotto vanta un indice glicemico"medio", compreso nel range che oscilla da 56 a 69.

L'indice glicemico

La scala dell'indice glicemico va da 0 a 100, dove quest'ultimo rappresenta il valore standard riferito a un carico alimentare di glucosio. Dal 70 in su, l'indice glicemico è considerato elevato, mentre dal 55 in giù è valutato come basso.

Rispetto al riso cotto bianco normale, che ha un indice glicemico di 89, il riso basmati è più adatto al regime alimentare dei diabetici, ma anche degli ipertrigliceridemici e degli obesi.
E' comunque necessario tenere a mente che l'indice glicemico (velocità di digestionedall'alimento e di assorbimento del glucosio) è una caratteristica da subordinare al carico glicemico (ovvero la quantità totale di carboidrati assunti con la porzione).
In pratica, l'indice glicemico svolge un ruolo determinante sull'impatto metabolico solo “a parità” di carico glicemico; sarebbe quindi inutile prediligere (ad esempio) un riso basmati rispetto ad una varietà comune per poi abbondare nelle porzioni.

L'indice INSULINICO

L'indice ed il carico glicemico si riflettono prevalentemente sulla capacità di stimolare l'insulina (ormone anabolico), ragion per cui - al fine di stimare l'impatto metabolico degli alimenti - si è definito un ulteriore parametro (teoricamente più significativo) chiamato indice insulinico.
Questo, che in un certo senso denota il potenziale “ingrassante” di un alimento, a carico glicemico costante, è inversamente proporzionale all'indice glicemico degli alimenti; per questa ragione, il basmati viene considerato la varietà di riso più idonea alle diete dimagranti e alla terapia nutrizionale contro il sovrappeso, il diabete mellito tipo 2, l'ipertrigliceridemia e la sindrome metabolica.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame

mercoledì 29 marzo 2017

Strigoli o "carletti"

Strigoli, proprietà di questa utile erba.


Strigoli, proprietà e usi in cucina. Cosa sono gli strigoli, come si riconoscono e tanti consigli su ricette e rimedi. 

Gli strigoli sono un’erba commestibile conosciuta fin dai tempi antichissimi per il buon sapore e le interessanti proprietà nutritive e medicinali. In questo articolo vedremo in dettaglio come riconoscere quest’erba commestibile spontanea e come usarla per sfruttare al meglio le moltepliciproprietà.

Altri nomi per indicare questa erba spontanea
Gli strigoli (o lo strigolo) sono noti anche con altri nomi popolari come stridoli, sonaglini, cavoli delle comare, schioppettini, carletti.......

Strigoli, cosa sono

Parliamo di una pianta spontanea e commestibile che cresce, in lungo e in largo, su tutto lo Stivale. Il suo nome botanico è Silene vulgaris, il nome strigoli o stridoli deriva dal fatto che quando vengono stretti tra le dita, i fusti di questa pianta, emettono un particolare stridio, rumore prodotto dall’attrito dello sfregamento delle parti vegetali della pianta.

Botanicamente, la silene vulgaris è un’erba appartenente alla famiglia delle Cariofillacee, si tratta di un’erba perenne.

Disambiguazione: cosa sono gli strigoli?
Il nome strigoli, oltre a identificare un’erba spontanea e commestibile, rappresenta anche un formato di pasta di grano duro.

Dove raccogliere strigoli

I sonaglini (stridoli) cresono bene in pieno sole e si possono raccogliere soprattutto su terreni calcarei poco fertili e non eccessivamente inerbiti. Questa erba spontanea commestibile prospera in tutta Italia, dal mare alla montagna, fino a oltre 1.600 metri di altitudine.

I giovani esemplari prosperano dal seme caduto durante l’estate: per portare in cucina stridoli teneri e saporiti, vi consiglamo di raccoglierli nel mese di settembre e ottobre, i raccolti possono spingersi da settembre fino alla primavera inoltrata. La fioritura si avvia da marzo ad aprile a seconda dell’andamento stagionale e della zona geografica.

Si tratta di un’ottima verdura disponibile anche in inverno quando il clima non è eccessivamente rigido.

Strigoli, proprietà

Anche se lo strigolo è una pianta commestibile antichissima, la sua mancata commercializzazione (si tratta di un’erba spontanea non coltivata) ha reso più esegua la quantità di studi a disposizione circa le sue proprietà nutrizionali e medicinali. Mentre degli ortaggi coltivati si conoscono bene le proprietà nutrizionali e delle specie più usate in fitoterapia (valeriana, calendula…) si conoscono tutte le proprietà medicinali, degli strigoli si sa ben poco.

Sul fronte delle proprietà nutritive, possiamo dirvi che apportano un buon contenuto di Vitamina C, recentissimi studi hanno messo in evidenza un’elevata quantità di sali minerali e fenoli, composti antiossidanti utile alla salute: il contenuto di questi micronutrienti è più alto di quello rilevato negli spinaci.

Un altro studio sulle proprietà nutrizionali degli strigoli riporta questi valori:

  • Acqua 88%
  • Lipidi 0,6 – 0,8%
  • Fibra 3,1 – 3,5%
  • Carboidrati disponibili 3,9%
  • Proteine 3,6%

Tra gli acidi grassi segnaliamo la presenza dell’acido oleico, linoleico, linolenico, erucico, palmitico e stearico. Per quanto riguarda le proprietà medicinali, le uniche informazioni note è che gli estratti di questa pianta sono estremamente emollienti. Per questo motivo, la specie Silene vulgaris è molto usata per la produzione di determinati saponi per la pelle. In passato e anche oggi, i preparati a base di stridoli sono usati per curare le oftalmie (affezioni degli occhi).

Ottimi nella frittata 


SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame

Cos’è l’aloina?

Cos’è l’aloina?


Per capire cos’è l’Aloina, analizziamo fisicamente la pianta Aloe Vera (Barbadensis Miller)
dal punto di vista della sua struttura fisica.
L’Aloe Vera in natura per difendersi dagli attacchi esterni, ha sviluppato 2 metodi naturali:

  • Il primo metodo di difesa (immagine di sinistra in figura), è di tipo meccanico: tramite le spine presenti lungo il perimetro delle foglie, impedisce agli animali di morderla.
  • Il secondo metodo di difesa, (immagine di destra in figura) è una sostanza gialla (b) interna alla foglia, posta tra la buccia esterna (a) ed il gel contenuto all’interno (c).

L’aloina è una sostanza appartenente alla famiglia degli antrachinoni ed è lassativa.

Questa sostanza quando è ingerita regolarmente dall’uomo anche se in piccole quantità, scende e si deposita nell’intestino e col tempo irrita la muscolatura intestinale.
Ciò causa accumulo di fluido nell’intestino ed in più l’aloina attacca alcune cellule dette bersaglio le quali, secernono poi, una sostanza che aumenta l’irritazione intestinale già in atto causata.
Quindi all’atto pratico si generano delle scariche diarroiche che terminano solo con la cessazione dell’assunzione di aloina.

Uso dell’aloina nella storia

Per questa sua caratteristica lassativa, in passato l’Aloe Vera contenente aloina veniva usata come (invasivo) purgante naturale e come abortivo durante la gravidanza perchè a causa di queste forti contrazioni intestinali le donne perdono il figlio.

Aloe Vera senza aloina

Forever Living Products è l’unica azienda al mondo che ha brevettato il sistema di estrazione dell’aloina dall’Aloe Vera a freddo con un mirato e studiato tipo di taglio di lama che asporta l’esterno della foglia e l’aloina lasciando il gel fresco puro e vivo senza quindi danneggiare le proprietà dell’Aloe Vera con processi industriali a caldo (l’Aloe Vera è termolabile).

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame

lunedì 27 marzo 2017

Cos'è l'alimentazione Low Carb

Cos'è l'alimentazione Low Carb


Quando si parla di "Low Carb", si fa riferimento a un vero e proprio stile di vita che si basa sul principio del consumo di pochi carboidrati nella propria dieta.

Si tratta di eliminare  ridurre il più possibile il consumo di zucchero e di alimenti ad alto contenuto di carboidrati (pane, pasta, riso, patate, mais.)

La filosofia di questa dieta si basa sul principio che, mangiando pochi carboidrati, non si va incontro a picchi glicemici: non c'è aumento di glucosio nel sangue, non c'è un maggiore rilascio di insulina e di conseguenza si evitano attacchi di fame improvvisi e frequenti. Avere dei livelli di insulina costantemente bassi è di grande aiuto sia per chi soffre di diabete sia per chi sta cercando di perdere peso. Come vi dicevo, però, questa alimentazione è un vero e proprio stile di vita più che una "dieta" momentanea.

Si può parlare di alimentazione low carb fino a un consumo di carboidrati massimo di circa 100-150g al giorno.

La dieta low carb ammette i seguenti alimenti:

  • Verdura a volontà (meglio se  di stagione)
  • Carne (preferibilmente da bestiame allevato al pascolo)
  • Pesce e frutti di mare
  • Uova (preferibilmente biologiche)
  • Oli e grassi di qualità (olio di cocco e olio di oliva extra vergine)
  • Semi e noci
  • Farine di semi e noci (farina di mandorle, di noci, di semi di lino...)
  • Latticini
  • Frutta (da evitare ananas, banane, mango, fichi, uva)
  • Dolcificanti alternativi di origine naturale (xilitolo, eritritolo, stevia…)
  • Legumi (da consumare saltuariamente)

Gli alimenti da evitare invece sono: 

  • Cereali
  • Zucchero e dolciumi
  • Pasta, pane, pizza e prodotti da forno preparati con farine di cereali
  • Prodotti "light", solitamente ricchi di zucchero o dolcificanti sintetici
  • Riso e patate
  • Olio di girasole, olio di mais, margarina
  • Bibite zuccherate
  • Alcolici

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame

Piselli, proprietà e benefici

Piselli, proprietà e benefici


Benefici dei piselli

Un piatto sano, senza sprechi e molto salutare? Sicuramente uno dei tanti, sono davvero infiniti, a base di piselli, che si possono usare comodamente sia nei primi piatti sia come contorni. Il vero miracolo dei piselli sta già nella loro origine e composizione: appartengono alla famiglia dei legumi, ma godono di proprietà specifiche che li avvicinano molto al mondo delle verdure e degli ortaggi.

Visti da vicino, i benefici dei piselli spaziano dalla riduzione del colesterolo nel sangue fino al generale rafforzamento, grazie a un contenuto abbondante di vitamina C che aiuta ad assorbire il ferro, del nostro sistema immunitario. E non solo: si tratta anche di una delle verdure che i bambini mangiano più volentieri e quindi una vera arma segreta per il loro benessere.

PROPRIETÁ DEI PISELLI

Ma vediamo nel dettaglio, tutte le proprietà che rendono i piselli un vero e proprio toccasana per la nostra salute:

I piselli sono innanzitutto un alimento facilmente inseribile anche in un regime dietetico controllato: apportano infatti circa 70 kcal ogni 100 grammi di prodotto fresco e, grazie alla loro composizione, questa riserva di energia viene immagazzinata dall’organismo e consumata con gradualità. Sono poi un’ottima fonte di vitamine, da quelle del gruppo B, alla A, fino alla C e alla E con funzioni antiossidanti. Bisogna però fare attenzione: queste preziose componenti rischiano infatti di perdersi con la cottura, perciò è consigliabile consumarli il più possibile freschi o appena scottati per sfruttarne appieno le qualità.

Queste delizie della primavera contengono anche importanti proteine, fibre che aiutano la motilità intestinale e contrastano la stipsi ed elementi come ferro, potassio, calcio e fosforo che li rendono particolarmente digeribili e con un buon potere saziante. Garantiscono inoltre un significativo apporto di acido folico, vero toccasana per l’apparato cardiovascolare ed importante alleato della salute delle donne in gravidanza: permette di prevenire eventuali malformazioni del feto.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame

giovedì 23 marzo 2017

I vantaggi della cottura a vapore

I vantaggi della cottura a vapore


La cottura a vapore presenta un enorme vantaggio per la salute, che consiste nel permettere che le sostanze preziose presenti negli alimenti, come vitamine e sali minerali, non vengano disperse nell'acqua di cotturache successivamente verrà scolata, come avviene ad esempio nel corso della cottura tramite bollitura.

In questo modo si potranno ottenere cibi più ricchi dal punto di vista nutrizionale. Non si tratta però dell'unico lato positivo della cottura a vapore. Attraverso di essa, soprattutto per quanto riguarda le verdure, icibi tendono a mantenere un sapore molto più ricco, corposo e naturale. Inoltre, la cottura a vapore avviene senza aggiungere grassi, permettendo la preparazione di pietanze leggere e dall'apporto calorico contenuto.

La cottura a vapore permette allo stesso tempo di risparmiare dal punto di vista dell'energia consumata per la cottura e del tempo utilizzato per la preparazione delle pietanze. La cottura delle verdure, ad esempio, non richiede solitamente più di 15 minuti. Al di sopra di una stessa pentola posta sul fornello possono essere impilati più cestelli per la cottura a vapore, in modo da permettere la preparazione di più pietanze contemporaneamente.

C'è di più in proposito. Il vapore sprigionato nel corso della cottura prolungata di legumi secchi, di un brodo di verdure o di un minestrone, può essere sfruttato per procedere con la preparazione al vapore, in contemporanea, di altre pietanze da posizionare in uno degli appositi cestelli, che verranno collocati al di sopra della pentola. Durante la cottura a vapore, la fiamma del fornello non solo può rimanere al minimo, ma a volte può anche essere spenta qualche minuto prima del termine della cottura, quando il vapore si sarà ormai ben formato, in modo da poter risparmiare ulteriormente sui propri consumi.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame

Mettersi a dieta: quanto conta l’ambiente

Mettersi a dieta: quanto conta l’ambiente è il partner 


Quando ci si mette a dieta uno dei parametri più importanti per capire se riusciremo a perdere peso è il nostro ambiente. Cosa invece straordinariamente sottovalutata. A chi vuole perdere peso si dice che è tutta questione di volontà (io stessa ne sono convinta), ma questa volontà non è un parametro assoluto. Successi e insuccessi della nostra battaglia contro i chili di troppo dipendono anche dal fattore ambiente. Per fattore ambiente si intende, ovviamente, tutto quello che fa il nostro sociale, non soltanto i luoghi che viviamo: anche le persone, e non solo casa o ufficio, sono sociologicamente fattori ambientali, quando interagiscono con noi.
Sì, ma la dieta che c’entra? Ebbene, tempo fa uno studio indicava quanto fosse importante sia l’appoggio del partner per chi volesse perdere peso, sia “amici magri”. La star americana Rosie O’ Donnell, una famosa stand-up comedian, ha di recente perso tantissimo peso, diventando da obesa a magra grazie alla chirurgia bariatrica. Ha tuttavia dichiarato che questa “nuova se stessa” le ha creato problemi nel suo rapporto con il partner.
Una persona sovrappeso, se si circonda di persone magre e con stili di vita sani,tenderà a imitare quegli stili di vita e ad avere come modello quelle persone. Ovviamente, un modello vicino e simile a noi, ma magro e con un’alimentazione corretta funziona mille volte di più che le modelle anoressiche e un certo schizofrenico mondo magro che invece è assolutamente un confronto negativo.  Insomma, l’amico funziona più del baraccone mediatico, e meglio.
Ancora di più funziona avere l’appoggio del partner o della famiglia. Persone che ti dicono “ma nooooo, dai, ti preferisco così” o un uomo o una donna che temono che da magro diventi più attraente, inficiano ovviamente la tua dieta. Lo stesso le amiche che tutto fanno tranne essere di supporto. A me è successo spesso con il partner di turno o con l’amica che minimizzava: “ma se sei magra!”. Mio marito per esempio sa che quando mangio non voglio sentire parlare, se sto a dieta, di cibo, e che non deve insistere a propormi il peccato di gola. Quindi, ancora prima di pensare a dimagrire, ragioniamo e cerchiamo di essere supportati da amici, colleghi, partner e famigliari. Devono capire loro per primi che vogliamo cambiare, e se vogliono e ne hanno necessità, partecipare al cambiamento: molte sono le coppie che si mettono a dieta insieme, per esempio.

L’ideale è dichiarare di stare provando a mangiare in modo diverso e a non preoccuparsi troppo di cosa mangeranno (o penseranno) gli altri di noi. Se siamo al ristorante davvero non mi interessa più se chi mi sta accanto mangia la pizza o la torta e io l’insalata. Anche io alcune volte mangio la pizza o la torta, ma in quel momento ho scelto di non farlo.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame

mercoledì 22 marzo 2017

Il metodo 6x6


È un metodo altamente invasivo per il dolore che crea nel post allenamento; le sedute, come tutti i metodi con recuperi brevi, sono corte e si aggirano intorno ai 50 minuti. E' sistema di allenamento breve ed intenso, ma è diverso rispetto agli allenamenti Heavy Duty di Mike Mentzer, in quanto qui il volume globale è molto alto.

È stato creato per migliorare l'aspetto finale dell'atleta, in quanto le sei serie da sei ripetizioni oltre dare un imponente stimolo alla crescita muscolare, permettono anche di dare un estrema definizione, in quanto i brevi riposi tra le serie consentono di bruciare molte calorie e di accelerare il metabolismo.

PARAMETRI DELL'ALLENAMENTO

  • Il metodo consiste nell'eseguire le 6 serie da 6 ripetizioni nel minor tempo possibile
  • Passare all'esercizio successivo e cosi via, fino a termine tutti gli esercizi
  • Ogni esercizio con 6 serie viene completato in circa 3-4 minuti
  • Il Recupero è soggettivo e variabile, consigliamo all'inizio di effettuare 30 secondi di recupero, cercando in alcuni frangenti di abbassarlo ulteriormente
  • L'esecuzione degli esercizi prevede una cadenza lenta, 3 secondi per la fase eccentrica, nessuna pausa nei punti morti e una fase concentrica eseguita in 1 secondo.
  • Scegliere un carico pari al 72,5-75 % del proprio massimale. Utilizzate quindi un carico da 10 ripetizioni, ma fermatevi a 6 ripetizioni.
  • Qualora non riuscite a terminare le 6 ripetizioni previste, fermatevi, rifiatate e terminate il protocollo. Come poi avviene nei wod CrossFit.
  • Cercate di recuperare il meno possibile, con l'obiettivo di abbassare il tempo in cui si completano tutte le sei serie; minor tempo uguale maggior intensità
  • Tempo di recupero tra gli esercizi: 3 minuti

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame

lunedì 20 marzo 2017

Ipotiroidismo: la dieta da seguire

Ipotiroidismo: la dieta da seguire

L’ipotiroidismo è una condizione clinica di insufficienza tiroidea, che determina un deficit della produzione – e di conseguenza concentrazione in circolo – degli ormoni tiroidei triiodotironina (T3) e tetraiodotironina o tiroxina (T4).

I tre ormoni son coinvolti nella regolazione di praticamente tutti i processi metabolici dell’organismo, perciò un loro deficit si traduce in una riduzione generalizzata delle funzionalità metaboliche.

La dieta per l’ipotiroidismo

La funzionalità della tiroide è garantita dal buono e regolare assorbimento dello iodio, tuttavia il suo scarso apporto non è l’unica causa di ipotiroidismo e questa considerazione è importante perché, in effetti, non esiste una dieta specifica e univoca per i pazienti che soffrono di questa malattia.

Quando la funzionalità della tiroide è ridotta a causa dello scarso apporto di iodio, è possibile che il medico suggerisca di aumentare il consumo, anche quotidiano, di alimenti che ne sono ricchi:

  • frutta e verdura;
  • mirtilli rossi freschi;
  • yogurt fresco al naturale e latte
  • soia e fagioli, soprattutto bianchi;
  • alghe
  • pesce, crostacei e molluschi;
  • carne bovina, suina e pollo;
  • formaggi vaccini stagionati;
  • uova
  • semi di lino;
  • miglio e tapioca.

Il sale marino iodato è certamente una fonte di iodio, tuttavia è più importante la necessità di ridurre l’apporto generale di sale per la buona prevenzione delle malattie cardiovascolari e del’aumento della pressione arteriosa.

In generale, seguire una dieta varia ed equilibrata basata sul modello della dieta mediterranea assicura un buon apporto di questo minerale. Indispensabile è mantenere elevato il consumo di frutta e verdura, soprattutto fresca, mangiandone almeno 5 porzioni al giorno.

Secondo i dati epidemiologici, la forma principale di ipotiroidismo è quella causa dalla carenza alimentare di iodio, tuttavia non è l’unica, perciò è indispensabile attenersi ai consigli del medico endocrinologo.

SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame


mercoledì 15 marzo 2017

PANCIA GONFIA: 10 RIMEDI NATURALI PER IL GONFIORE ADDOMINALE

Pancia gonfia e gonfiori addominali



Ecco alcuni fastidi che potrebbero essere risolti migliorando il proprio stile alimentare e cercando di prendersi cura di sé in maniera naturale. Ricordarsi di masticare lentamente e dedicarsi maggiormente al movimento rappresentano buone abitudini che potrebbero essere parte della soluzione al problema.

Vi indichiamo qui di seguito alcuni rimedi naturali considerati utili in proposito, nell'attesa di conoscere quali altre soluzioni benefiche siano state adottate dai nostri lettori per sconfiggere i gonfiori addominali.


1) Peperoncino


Il pereroncino, con particolare riferimento al pepe di Cayenna, viene considerato come un alimento adatto a prevenire i gonfiori addominali, in quanto in grado di favorire la digestione, accelerare il metabolismo ed i processi di assorbimento delle sostanze nutritive, oltre che di eliminazione di gas e tossine. Tali proprietà benefiche sono attribuite al peperoncino per via della presenza al suo interno di una sostanza denominata capsaicina.


2) Finocchio


finocchio.jpg

Finocchio e tisana a base di semi di finocchio si rivelano due importanti alleati nel prevenire la pancia gonfia. Consumare finocchi e tisane al finocchio rappresenta una buona abitudine, adatta a favorire la digestione ed a prevenire e sconfiggere i gonfiori. I finocchi possono essere consumati sia cotti che crudi, mentre la tisana può essere bevuta sia calda, che tiepida, oppure fredda, trasferendola in una bottiglietta da portare con sé nel corso della giornata.


3) Mela


mele.jpg

Una mela al giorno leva il medico di torno, come sostiene un antico detto popolare, ormai considerato veritiero anche da parte della scienza. Arricchire la propria alimentazione con frutti ricchi di fibre come le mele permette di favorire il traffico intestinale, di migliorare la digestione e di prevenire gonfiori addominali. Un vero e proprio toccasana per la salute.


4) Tisana all'anice


La tisana all'anice è considerata come un ottimo rimedio naturale per placare il gonfiore addominale dovuto ad una cattiva digestione. A seguito di un pasto più abbondante del solito, assumere una tisana a base di anice può essere d'aiuto per eliminare i gonfiori in breve tempo e rendere più agevole la digestione. Le dosi di assunzione e la quantità di prodotto da utilizzare per la preparazione della tisana di anice possono variare in base alla situazione di salute individuale. È bene rivolgersi ad un erborista.


5) Carbone vegetale attivo


Il carbone vegetale attivo costituisce un rimedio naturale frequentemente consigliato nel caso in cui si presentino dei gonfiori addominali persistenti. Esso può essere acquistato in erboristeria o nei negozi di prodotti naturali ed è solitamente presente in vendita sotto forma di capsule o di tavolette da assumere accompagnate da abbondante acqua. In alcuni casi è possibile che venga consigliata una vera e propria cura a base di carbone vegetale attivo. È utile la consultazione di un esperto per comprendere se tale rimedio possa essere adatto alla propria situazione.


6) Acqua


In taluni casi il gonfiore addominale potrebbe essere provocato da ritenzione idrica. È probabile che non si stia bevendo acqua a sufficienza nel corso della giornata e che l'organismo stia faticando ad eliminare le tossine ed i liquidi in eccesso, che possono talvolta accumularsi a livello dell'addome. È dunque possibile valutare se la propria assunzione giornaliera di liquidi, con particolare riferimento all'acqua, sia da considerare insufficiente e cercare di bere di più, al fine di comprendere se la situazione di gonfiore in questo modo possa migliorare.


7) Evitare i cibi lievitati


In alcuni casi un gonfiore addominale apparentemente ingiustificato potrebbe essere dovuto ad una intolleranza alimentare. Alcuni alimenti contenenti lievito di tipo industriale potrebbero essere la causa di gonfiore e di cattiva digestione. Attraverso appositi test è possibile scoprire se il gonfiore addominale può essere causato da un'intolleranza. Le intolleranze ai lieviti, al glutine o ai latticini possono presentare il gonfiore addominale tra i propri sintomi. In caso di dubbio, è bene consultare un esperto. In generale, anche in assenza di intolleranze, ma in presenza di gonfiore addominale, pietanze fritte ed eccessivamente condite o pesanti andrebbero evitate, al fine di non appesantire la digestione.


8) Zenzero


zenzero.jpg

Lo zenzero non rappresenta unicamente una spezia tuttofare in cucina, ma anche un rimedio naturale utile non soltanto in caso di tosse, raffreddore o mal di gola, ma anche per prevenire e combattere i gonfiori addominali. In questo caso è possibile provare ad assumere delle tisane preparate utilizzando della radice di zenzero. Lo zenzero in polvere o grattugiato può essere utilizzato per il condimento di pietanze come i legumi, al fine di migliorarne la digeribilità.


9) Movimento


Il gonfiore addominale può essere accentuato da fenomeni come cattiva digestione, funzionamento irregolare dell'intestino e sedentarietà. La digestione viene favorita dal movimento, ritenuto importantissimo per la regolarità intestinale, soprattutto a fronte di una vita particolarmente sedentaria. Semplici camminate effettuate con costanza possono essere d'aiuto. È possibile inoltre affidarsi ad un insegnante di yogacompetente, che saprà indicarvi le posizioni migliori, adatte ad attenuare il problema del gonfiore addominale.


10) Masticare lentamente


Spesso ce ne dimentichiamo, ma la digestione degli alimenti inizia nella nostra bocca, attraverso il contatto dei cibi con gli enzimi contenuti nella saliva e grazie alla masticazione. Masticare lentamente ed a lungo permette che la digestione degli alimenti venga facilitata, una volta che essi passeranno allo stomaco e attraverso l'intestino. Il gonfiore addominale potrebbe essere dovuto semplicemente a pasti consumati di fretta e ad una masticazione insufficiente. Compiere un tentativo per rallentare e migliorare il proprio modo di masticare certamente non nuoce alla salute e potrebbe contribuire a risolvere il problema del gonfiore addominale.


Cibi Sì

Verdure preferibilmente cotte; frutta lontano dai pasti; cereali e derivati (pane, pasta ecc.) semintegrali o raffinati (biologici è meglio); pesce, carni biancheuovalegumi con moderazione e solo se tollerati; yogurttè verde.


Cibi No

Latte, formaggi e cibi molto grassi in genere; dolcificanti (sorbitolo, mannitolo e prodotti che li contengono, per esempio le gomme da masticare senza zucchero); fibre in eccesso (troppi cibi integrali e verdure crude); alcolici, caffè e bibite gassate.


SEGUI PASSIONEPERLOSPORT SU:


Twitter

Instagram

Google+

Facebook

Blogger passioneperlosport

Wordpress passioneperlosport


Sport come passione e stile di vita


#menùfitness #fitness  #paleo #proteica #postworkout #passioneperlosport #light #allenamentomattutino #dietametabolica #metodolafay #pausapranzo #sports #sport #active #fit #nonsimollauncazzo #strengthmatters #trx #rovigo #rovigram #picoftheday #photooftheday #afterlight #livefolk #liveauthentic #homeworkout #love #amoremio #loveyou #ricominciodame